Il 5 ottobre 2021 lo scienziato italiano Giorgio Parisi vince il premio Nobel per la fisica insieme a due metereologi, il tedesco Hasselmann e il giapponese Syukuro Manabe.
Il premio Nobel arriva al nostro fisico dopo una vita spesa per la ricerca scientifica e per l’insegnamento.
La motivazione del prestigiosissimo premio riguarda “la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”.
Parisi è romano di nascita. E’ stato ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e professore presso l’Università La Sapienza di Roma. Presidente dal 2018 al 2021 dell’Accademia dei Lincei, è associato alla National Academy of Sciences degli USA.
Il suo maestro è stato Nicola Cabibbo, uno dei fisici più grandi del secolo scorso.
Tra i suoi molteplici interessi c’è lo studio della fisica della materia e delle particelle . Il Nobel per la fisica cerca, soprattutto di comprendere, in chiave probabilistica, i “sistemi complessi” come il sistema immunitario, il fenomeno delle grandi glaciazioni, il funzionamento del cervello, ecc.
Parisi, insieme alla sua squadra, è alla ricerca del “ dato comune, unificante tra le moltissime variabili, perché è nella regolarità che risiede la chiave per aprire il sistema, la possibilità cioè di effettuare una misura e di comprendere il funzionamento”.
Gli studi del Nobel italiano potranno essere utili in molti settori come l’ambiente, la sismologia, la neurologia e la biologia in generale.
La nuova fisica guarda a sistemi “disordinati” che però a questo punto avrebbero un fattor comune da scoprire.
Il curriculum di Parisi conta innumerevoli premi; solo nel 2021, oltre al Nobel, il nostro scienziato ha ottenuto il Premio Wolf per la fisica.
A precederlo nel solco dei premi Nobel per la fisica in Italia ci sono Guglielmo Marconi (1908), Enrico Fermi (1938), Emilio Segre (1959), Carlo Rubbia (1984)e Riccardo Giacconi (2002).
Cristina Palumbo Crocco
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