Lavoro in tempo di crisi

I dati parlano chiaro. Il tasso di disoccupazione in Italia, in tempo di crisi, è bene ribadirlo, è andato progressivamente aumentando: 8,4% nel 2010; 8.4% nel 2011; 10,6% nel 2012; 11,9% nel 2013. Dal punto di vista qualitativo la composizione dell’occupazione è cambiata. Si riducono gli artigiani, gli operai specializzati e i professionisti qualificati. Crescono  i lavoratori stranieri e i Neet (ne studenti, ne lavoratori) presenti sul territorio nazionale sono  in numero maggiore rispetto agli altri paesi europei. Ad ottobre 2013 è stato rilevato che in meno di tre anni più di 60 mila giovani imprenditori del commercio e del turismo hanno perso l’attività,  anche se 4 su 10 ci credono ancora…

Lombardia in testa nell’attrazione degli investimenti

L’Italia “a due corsie” è sempre più una realtà. A ricordarcelo è una recente indagine della Siemens-Ambrosetti secondo cui il nostro paese arranca nella capacità di attrarre investimenti dall’estero. Tra il 1996 ed il 2001 l’Italia ha ottenuto investimenti diretti sul suo territorio per una percentuale pari allo 0,5% del Pil, a differenza del 2’,6% della Francia, del 2,7% della Germania e del 5% della Gran Bretagna. Inoltre il divario tra Nord e Sud è sempre più evidente: la Lombardia è la prima nella classifica delle regioni che rappresentano un’attrattiva per gli investitori stranieri (2,20% di investimenti diretti rispetto al Pil), seguita dal Piemonte (1,17%)e dal Veneto(0,99%). Il centro ed il sud,…

Marco Biagi è vivo

Quando un corpo si accascia davanti al portone di casa, alle venti e trenta di un giorno speciale, bersaglio di pallottole vigliacche e assassine, il tempo si ferma. L’uomo in pigiama davanti alla tv, pensa. La signora, alle prese con la tavola da imbandire, si ferma e pensa. Pensa anche lo sgangherato teen con le cuffie in testa. Le scosta, ascolta e pensa. E il giorno dopo il portiere pensa e parla con l’inquilino, il giornalaio pensa e parla con il cliente, i clienti; l’insegnante parla con i colleghi, con gli studenti. Gli studenti disegnano o studiano la storia delle pallottole assassine e degli eroi accasciati e pensano…Il giorno dopo i giornalisti…

Palermo: città della cultura 2018

Palermo ha origini antichissime. Esisteva già al tempo dei fenici (VII sec. a. C.), successivamente è stata conquistata dai romani e in seguito dagli arabi nel IX sec. d. C. L’influsso della cultura araba è evidente, sia in alcune espressioni linguistiche ancora in uso, sia in ambito culinario; pensiamo alla cassata, ai cannoli, agli arancini, al cous cous e ad altre specialità della cucina siciliana molto simile a quella islamica. Molti quartieri della città hanno origine in questo periodo, come il centro storico (il Cassaro da Al Quasr, il castello) e quello che si affaccia sul mare, la Kalsa, dove aveva dimora l’emiro. Nel 1072 il conte normanno Ruggero occupa la città…

Polonia: un paese che non conosce recessione

Il vento della recessione, quello che dal 2008, spira contro le economie e le aspettative di decine di paesi europei ed extraeuropei, in Polonia non è mai arrivato. Dei tristi anni della soggiogazione comunista, il paese che ha regalato al mondo il Santo Karol, si è decisamente liberato. Per il 2014 si stima un aumento del PIL del +2,8% e successivamente del 4%, mentre nel programma della Politica di Coesione 2014-2020, la Polonia si colloca al primo posto tra i paesi beneficiari dei fondi UE. In pochi anni nel paese dell’est si è sviluppato notevolmente il settore infrastrutturale, è aumentata la domanda interna, sono volate le esportazioni, specie verso i paesi ad…

Sforamento parametri di Maastricht? Italia tra i più virtuosi

La crisi economica, fra le più gravi che l’Europa ricordi, è arrivata con la sua forza devastatrice dagli USA dieci anni orsono. Titoli spazzatura, frutto di cartolarizzazioni e ingegnerie finanziarie a dir poco azzardate e soprattutto sganciati pericolosamente dall’economia reale, erano considerati investimenti appetibili anche dalla maggior parte delle banche europee. Con un effetto domino, il fallimento di alcune banche americane, simboli di una finanza aggressiva e avventata, nel 2008, ha comportato il terremoto che tutti noi conosciamo; inizialmente le scosse telluriche si sono avvertite a livello del sistema bancario e finanziario europeo e successivamente a livello dell’ economia reale. Il che ha significato: milioni di imprese fallite, aumento vertiginoso della disoccupazione,…

Page 4 of 4«1234